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Data Pubblicazione: lunedì 09 maggio 2016
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Bonus insegnanti della Buona Scuola: quali sono i criteri di assegnazione?

Che ci sarà un bonus ai migliori docenti delle scuole primarie e secondarie questo è, ormai, chiaro e certo, essendo stato stabilito dalla riforma della Buona Scuola. Il problema, ora, è decidere chi meriti di usufruire di questa integrazione economica nel proprio stipendio.

Difficile è anche stabilire i criteri di assegnazione, dal momento che risulta complicato mettere tutti d’accordo.

Se da un lato c’è chi pensa che dovrebbero essere i prof più anziani a meritarselo, c’è anche chi sostiene che a fare il lavoro più duro, e che quindi meriti di essere premiato, siano quegli insegnanti che portano gli studenti in gita (non solo una volta all’anno, ma anche una volta a settimana), che si fermano dopo l’orario per rispiegare la lezione a chi non l’ha capita, che si adoperano di strumenti tecnologici (come le lavagne interattive) per insegnare e che si dedicano all’insegnamento della lingua italiana agli alunni stranieri.

Per il momento, sembra sia stato deciso che a stabilire l’insegnante che meriti di ricevere un bonus, che andrà dai 500 euro in su, saranno genitori e alunni. Alla fine, chi più di loro e, soprattutto, degli stessi studenti che ce li hanno ogni giorno, può valutare meglio l’atteggiamento dei docenti?

In altri Paesi, come la Francia e l’Inghilterra, dove è da anni che usufruiscono di questo sistema evidenziando l’Italia ancora una volta in ritardo, è un ispettore esterno a dare il proprio giudizio, ma noi abbiamo deciso di attuare una soluzione alternativa e vedremo se risulterà più o meno efficace. Intanto, parte la battaglia tra professori per aggiudicarsi il premio, subendo una valutazione per i prossimi tre anni.

Ora resta da vedere se questa novità potrebbe portare delle problematiche interne ai professori: si sa che 500 euro fanno gola a tutti, in maniera particolare in questi periodi di crisi.

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